Questa nuova sezione dà la possibilità di esprimere le proprie opinioni su temi non trattati nei post. Si ha così la facoltà di scrivere su avvenimenti molto diversi fra loro. Sarete voi a scegliere le tematiche da affrontare, senza dover seguire nessuna linea guida.
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venerdì 14 dicembre 2007
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23 commenti:
Bella iniziativa, ma si possono anche porre quesiti? Secondo me bisognerebbe fare chiarezza sulla situazione degli autotrasportatori. Si è capito poco, prima nessun accordo, poi accordo e il giorno stesso è venuta fuori la possibilità di un blitz sulle autostrade. Mah...
La continua delegittimazione di Berlusconi nei confronti della Magistatura potrebbe essere una cosa di cui parlare. Non è possibile che un personaggio politico così influente abbia questo comportamento. Ogni volta che è indagato dice sempre che c'è un motivo Oscuro. Ma ci sarà una volta in cui accettera le indagini? Le intercettazioni mi sembra che siano state presenti anche sul Giornale, che gli è molto vicino...
Lo sciopero degli autotrasportatori è stata l'ennesima prova che l'Italia è ricattata dalle corporazioni, piccole e grandi. Vi ricordate il casino che hanno fatto i notai e gli avvocati gli uni contro gli altri? e i tassisti?, e i controllori di volo? e i traghettatori? e i farmacisti?. Tutto questo senza parlare dei cosiddetti "poteri forti" o "occulti" quali le Banche, le assicurazioni, la Massoneria ecc. ecc..
Berlusconi è lo specchio riflettente di quella mezza Italia che evade le tasse, che se ne infischia delle regole,che pensa solo al proprio interesse personale.E' per questo che ritengo SQUALIFICANTE che il PRI lo sostenga ancora.
ludo:quando c'è uno sciopero o una manifestazione da parte di una categoria sai che dietro ci sono i soldi!!!!!x i giornali non c'era nemmano bisogno di sciverlo...
anonima:+ che alle proteste in se,bisognerebbe vedere i contenuti.
certe proteste erano legittime
Il senatore Randazzo,uno di quei dieci che Berlusconi ha indicato come "intimiditi" dalla Magistratura e per tale motivo non hanno fatto cadere il Governo, ha dichiarato, con un senso civico sconociuto a Berlusconi stesso, che è andato tranquillamente dai magistrati per fare solo il proprio dovere come "persona informata dei fatti" dopo che la stampa aveva ventilato tentativi di corruzione operati da politici della opposizione. Il senatore, infatti ha confermato che, non Berlusconi, ma persone a lui sconosciute, presentategli da un amico imprenditore australiano, gli hanno offerto 2 milioni di euro se avesse votato contro la finanziaria.
Fossero tutti come Randazzo i nostri parlamentari!
Sono sconcertato! Non capisco più in che razza di paese vivo! E' mai possibile che Berlusconi goda ancora di tanto seguito?
A parlar male di Berlusconi avete paura che vi tagli i "viveri", a parlarne bene vi vergognate, per cui e una cosa di cui è bene non parlane. Nevvero ?
Caro Nucara,
prima dello scandalo dei senatori c'è stato anche lo scandalo di BAri, anche li qualcuno a ricevuto una telefonata, dimmi la verità!
povera edera! poveri noi!
Saluti repubblicani... quelli veri!
Non capisco questo accanimento terapeutico nei confronti di Berlusconi.
Vi ricordate la crisi governativa di febbraio???
Vi ricordate che il premier Prodi sondò tutti i micro partiti nel tentativo di portarli dalla sua parte?
Vi dicono niente i nomi dell'Mpa, del Pri e dell'Idm???
Raffaele Lombardo e Francesco Nucara risposero no grazie, mentre Follini, ahi noi, decise di appoggiare il governo.
Cmq, detto ciò, non capisco ancora questo continuo sventolare fango nei confronti di Berlusconi.
Solo Prodi può sondare i senatori necessari per garantirgli la poltrona?
Berlusconi non può convincere i senatori più sensati di passare dalla sua parte?
In questa Italia mai coma ora sembra di assistere all'eterno valzer di chi può e di chi non può.
E' come se esistessero 2 pesi e 2 misure.
Un parametro morbido, molto morbido, decisamente mortadelloso, per i seguaci di certa sinistra intellettuale e antiberlusconiana e, invece, mani perennemente legate al leader del partito più grande della Penisola.
Avete per caso paura?
Berlusconi non vuol convincere i senatoria passare dalla sua parte, li vuol COMPRARE!
Sul congresso di Bari, la Magistratura (non la Sbarbati)a sentenziato che è stato un imbroglio.
Povera Edera, dove sei capitata!
Abbi almeno il coraggio di abbandonare quel "venditore di grasso di marmotta" che è Berlusconi.
Il cancro politico dell'Italia,Oggi, è il Berlusconismo. Se Lui si ritirasse dalla politica e facesse solo quello che sa fare, cioè l'imprenditore, sarebbe un bene per tutti, destra e sinistra. Si accontenti dei guasti che ha fatto! Se il suo desiderio è quello di "passare alla storia", ci è già riuscito. Come Nerone. Come Caligola.
Rocco, sei irrecuperabile ! Come la Binetti !
Mi sono inserito per caso nel vostro Blog. E' molto divertente, come due microscopiche formazioni repubblicane se ne dicano di tutti i colori. Ciò, tuttavia, è molto democratico. A Nucara deve essere dati il merito e il coraggio di tenerlo aperto.
Anonimo ha detto...
Rocco, sei irrecuperabile ! Come la Binetti !
No, come la Binetti mai!
Il cattocomunismo non fa per me, grazie.
Pur continuando a dissentire dalla line politica del partito, non posso non riconoscere che è molto democratico consentire una discussione del genere sul proprio blog personale.
Bravo Nucara, qualcosa di repubblicano hai ancora...
ora supera l'esame e lascia Berlusconi e il populismo..
Mettiamo fine alla diaspora repubblicana!
Mi sembra una buona idea far diventare questa sezione del blog anche una discussione tra noi utenti. Che ne dite?
Direi che è una buona idea, ma parlare sempre di Berlusconi vi prego basta. In Italia si fa poca politica, ci si divide solo in anti e pro Berlusconi. E' vero è stata la figura accentratrice degli ultimi anni politici però parliamo anche di altro...
Vogliamo discutere sui notiziari delle tv generaliste? Che in primo piano mettono sempre la cronaca. Ogni mese c'è un delitto-filone che ci portiamo avanti per molto tempo con le notizie importanti relegate in seconda fascia. Parliamo di questa informazione mal fatta in Italia.
Quella dei tg è una buona idea, anche se è difficile visto gli interessi che girano intorno a tale mondo. Sarebbe bello noi comunque possiamo farlo lo stesso senza che qualcuno ci "illumini"...
Rocco, non ti stare a confondere con quanto scrive quell'anonimo che vomita offese e contumelie contro il Pri ed il suo Segretario.
Probabilmente, anzi certamente, lo fa per giustificare il proprio comportamento di laido traditore uscito dal pri per andare con truppe cammellate catto-comuniste e per dare un senso alla sua vita che sta portando nella scia di quelli che si vanno a coricare, la sera, con il cilicio.
Purtroppo questo anonimo, oltre che cercare di portare discredito crea anche molta confusione perche' i suoi interventi si mescolano con quelli di altri anonimi che, magari, si limitano a esprimere "civilmente" la propria idea senza vomitare il proprio nichilismo.
Caro Rocco, abbi pazienza, probabilmente questo anonimo e' lo stesso che ti ha pesantemente offeso a seguito del tuo intervento, in dissenso, sulla formazione dei due stati medio-orientali ... evidentemente la laica tolleranza verso le idee altrui non sa nemmeno dove sta di casa ...
Il "laido traditore" (grazie, della leggitima opinione) ha chiesto
a Nucara:
E' vero che il congresso di Bari, che ha portato il glorioso PRI ad allearsi con Berlusconi, è stato annullato dalla Magistratura per brogli?
Da politica on-line
«Per un piatto di lenticchie sono stati traditi i valori del Partito repubblicano, che affonda le sue radici storiche nella sinistra italiana. Ora giustizia è fatta». Al congresso del 2001 il Pri ha eletto Giorgio La Malfa segretario e sancito l’entrata del partito nella Casa delle libertà. Luciana Sbarbati allora decise di non partecipare al voto. Oggi accoglie con soddisfazione la sentenza del tribunale di Roma che ha annullato quel congresso.
Segretario Sbarbati, soddisfatta per questa sentenza?
«Per me è una grande soddisfazione morale. Si vive non solo per gli interessi, ma anche e soprattutto per i valori. E i valori della cultura repubblicana erano stati profondamente traditi da una decisione presa, come si vede dalla sentenza, in maniera non perfettamente pulita e trasparente».
Con quali motivazioni il tribunale ha annullato la delibera del congresso del 2001?
«Sono state violate le regole statutarie e quelle che disciplinano l’ammissione al voto delle nuove sezioni, spuntate come funghi all’ultimo momento senza che nessuno abbia potuto verificare la realtà degli iscritti. C’è stata una serie di irregolarità che non possono essere ammesse in un partito che ha fatto sempre vanto della questione morale e del rigore».
Quella delibera sanciva l’entrata del Pri, voluta da La Malfa, nella Casa delle libertà.
«Un gesto imposto dalla disperazione, per un piatto di lenticchie offerto dal Polo. Il nostro è un partito che è sempre stato di sinistra. Non marxista ma di sinistra. E che non ha nulla a che vedere con l’iperliberismo di Berlusconi, con il secessionismo della Lega e con chi è profondamente antieuropeo come questo centrodestra».
La sentenza comunque non ha stabilito nulla sulla proprietà del simbolo e l’edera rimane in mano a La Malfa. Ci saranno altre azioni legali?
«Se dovremo fare un ulteriore passaggio giuridico lo faremo. Dopo quel congresso a me non è stato permesso di utilizzare l’edera. Non si poteva pensare che i repubblicani fossero strabici, che a livello nazionale guardassero a destra e a livello locale a sinistra. Perché comunque nelle amministrazioni locali noi stiamo con l’Ulivo».
Così invece di mettere una foglia di edera...
«Abbiamo messo cinque edere, che è il simbolo che utilizzava nella sua corrispondenza privata Giovanni Conti, un vecchio deputato repubblicano della Costituente. Ed è un simbolo che ha utilizzato in passato anche l’associazione mazziniana».
Perché vi siete caratterizzati come Repubblicani “europei”?
«Dentro la cornice europea tutto il repubblicanesimo, come cultura più che come partito, può ritrovarsi in una battaglia di valori di sinistra importanti. Prima di tutto, per dare all’Europa il volto sociale che oggi le manca».
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