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venerdì 4 gennaio 2008
Legge elettorale, Nucara: "Franceschini ha polverizzato il centrosinistra in un colpo solo".
“E’ fin troppo evidente, senza nemmeno entrare nel merito della proposta, che la sortita dell’onorevole Franceschini ha polverizzato il centrosinistra e cancellato in un colpo solo tutto il lavoro fatto fino a ora per approdare a una riforma della legge elettorale. In queste condizioni ci pare che il dialogo sia perlomeno più difficile e che il referendum bussi alle porte”.
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15 commenti:
Dario Franceschini ai microfoni di Gr Parlamento:
"Per superare un sistema che e' lento e malato l'elezione diretta del presidente della Repubblica accompagnata da un Parlamento forte sul modello francese e' da anni la proposta dell'Ulivo prima e del Partito democratico ora". Ai microfoni di Gr Parlamento Dario Franceschini ribadisce la sua proposta, dopo le polemiche suscitate dalla intervista rilasciata a 'Repubblica' e alla quale ha duramente replicato il vicepremier D'Alema. Il vice di Veltroni nel Pd ribadisce la preferenza per il modello francese. "Nel suo discorso di Torino - spiega Franceschini - Veltroni ha detto esplicitamente che la nostra posizione di partenza e' quella del sistema francese". Quanto al lavoro svolto in Senato, nella commissione affari costituzionali, Franceschini e' convinto che debba andare avanti "perche' il Senato e' il luogo dove si deve trovare una mediazione, sapendo che in particolare la legge elettorale deve avere il consenso della maggioranza ma anche di una parte il piu' possibile larga dell'opposizione". "Penso che nella politica italiana ci sia bisogno di introdurre un po' piu' di verita', di franchezza e un po' meno di tattica - dice Franceschini - Questo servirebbe a tutti". "Il referendum da solo non risolve i problemi, percio' - conclude - credo che il Parlamento debba mettercela tutta per fare una buona legge elettorale. In parlamento 'si capira' chi vuole effettivamente fare le riforme e chi racconta solo di volerle fare".
Mancando in Italia degli ideali e degli obiettivi forti come quelli francesi, si rischia così di dare più potere a chi non vuol ascoltare la maggioranza silenziosa ed onesta del Paese. Le dittature, non dimentichiamolo, si reggono sempre su un nucleo duro minoritario che prende il potere in modo subdolo o con le rivoluzioni.
Giorgio
Personalmente credo che questa presa di posizione sia una totale assurdità. Sarebbe potuto essere un progetto valido 5anni fa, ma ora, con le forze politiche concentrate su altre risoluzioni, credo che non sia altro che una perdita di energie inutile.
Andrea
La Sinistra ha dimostrato ancora la smaccatura al suo interno. E' incredibile come il governo Prodi stia ancora al suo posto. Ogni tanto c'è qualche esponente che afferma certe corbellerie e Prodi è ancora lì
Questa è la prova che la riforma della legge elettorale non è così scontata come appariva dopo la nascita del Ppl e del Pd. Per quanto riguarda la sinistra, l'assenza di coesione porta a tali dichiarazioni di alcuni de suoi leader. La riforma non dovrebbe riguardare solo la legge elettorale, ma il modo di fare politica in Italia, che nella Seconda Repubblica è stata condizionata fa pro e anti berlusconismo, portando a un collasso generale delle nostre Istituzioni.
Dialogo e riforma legge elettorale saranno dei fattori, qualora ci saranno, che potranno aiutare la politica italiana a risollevarsi dopo almeno un decennio di oblio o saranno "cambiamenti" che ricalcheranno il TUTTO CAMBIA AFFINCHE' NULLA CAMBI?
La sortita di Franceschini dimostra semmai ce ne fosse stato bisogno che di riforme elettorali e costituzionali in Italia si parla e si sparla da troppo tempo, in questa transizione infinita fra la seconda repubblica ed un futuro che esprima una classe politica più seria. Si tenta di cambiare tutto affinchè nulla cambi, oppure di cambiare solo ciò che possa essere funzionale agli esclusivi interessi delle forze politiche che daranno vita alla riforma elettorale, indipendentemente dal fatto che il nuovo modello determini le condizioni per dare stabilità all' esecutivo ed evitare la schizofrenia dell' attuale sistema, in cui bastano due senatori col mal di pancia per mettere in seria apprensione le sorti del governo. E' quasi grottesco che si rilanci oggi l' idea del modello francese, dopo che per mesi si era parlato e poi raggiunto un certo consenso intorno al proporzionale alla tedesca più o meno corretto. Vedremo nelle prossime settimane se si è trattato di una boutade o se ciò prelude ad un netto cambio di rotta da parte del PD. Intanto il tempo passa, il referendum incombe ed i cittadini paiono indifferenti e annoiati di fronte a questo dibattito che sta diventanto sempre più autoreferenziale e sempre meno diretto a dare una qualche risposta chiara agli italiani che semplicemente vorrebbero - io credo - meno polverizzazione partitica, più stabilità dei governi, meno teatrino e più sobrietà e serietà nei comportamenti di chi li rappresenta.
Franceschini non ha avuto una felice uscita, più che altro per aver messo in difficoltà il suo schieramento in un momento così del delicato che potrebbe portare a una soluzione sulla legge elettorale, anche viste le premesse mi sembra davvero difficile.
Come neve al sole il Centrosinistra si sta sciogliendo. Franceschini non ha fatto altro che dare l'ennesima spallata per la caduta libera. Se persisterà l'assenza di coesione questo Governo non può continuare il suo lavoro ed è meglio che lasci.
Basta con questa personaggi che fanno solo il loro bene senza pensare a quello del paese. Invece di dire certe cose bisogna fare di più per dare stabilità a una nazione che sempre di più sta diventando oggetto di derisione del resto d'Europa
La legge elettorale è un problema per l'Italia. Prima sistema proporzionale, poi misto, poi maggioritario poi questi ibridi che propongono i politici. Così veramente non si va avanti. L'uscita di Franceschini mi pare sempre di più un tentativo del Pd di mandare a casa Prodi, senza che Veltroni si sporchi le mani.
Ha ragione Franceschini. Il Sistema francese con il doppio turno risolverebbe gran parte dei problemi. Con buona pace per i Repubblicani prodiani e berlusconiani, per i rifondaroli, per i vari Di Pietri, Pecorari Scanio, Diniani ecc.
A differena di molti credo che Franceschini abbia ragione. Il modello francese potrebbe essere la svolta politica che ci vuole in Italia in questo momento molto delicato
Franceschni avrà anche poleverizzato il Centrosinistra, ma almeno ha tentato di dare una scossa a un paese in enorme difficoltà sotto ogni punto di vista.
Siamo sicuri che Franceschni non sapesse cosa stava facendo? Non sarà una spallata al governo Prodi per far si che il Pd diventi il partito cardine del centrosinistra?
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