“La 194 è un’ottima legge a tutela della salute delle donne, perché capace di consentire l’aborto in condizioni di sicurezza anche ai meno abbienti poiché gli abbienti trovano le risorse finanziarie per abortire all’estero. La 194 è una conquista dello Stato laico capace di tutelare le scelte delle donne, una legge alla quale non intendiamo rinunciare. Altrimenti significherebbe tornare indietro di trenta anni. Poi si può anche migliorarla sulla base di una revisione tecnico-scientifica. Ci si tolga solo dalla testa di valutarla eticamente”.
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giovedì 3 gennaio 2008
Aborto, Nucara: "Ci si tolga dalla testa di cambiare la legge 194".
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14 commenti:
Questa legge è una conquista per le donne. Abolirla sarebbe, come dice Nucara, un salto all'indietro di decenni. Anche perché sarebbe l'ennesimo atto di supremazia della Chiesa sulla politica italiana.
Non sono a favore dell'aborto. Bisogna rispettare anche la forma più primordiale di vita umana. C'è gente che combatte per vivere e non si decidere di togliere la vita a una persona, sarebbe come innalzarsi a divinità e decidere cosa è giusto e cosa e sbagliato. Come che dite?
Ancora una volta la laicità di questo Stato viene messa in dubbio dalla grande ombra della Chiesa. Il risultato dello scontro infinito è sempre un ennesimo arresto che non fa altro che farci retrocedere come Paese.
Alice
Nuovamente un dibattito sul diritto alla vita, o in questo caso, alla morte. Sono migliaia i diversi casi umani, migliaia le diverse situazioni possibili, che credo che l'unica possibilità sia l'esistenza di una legge che permetta al singolo di decidere autonomamente.
Laura
Questa è una legge che non vieta, ma che lascia libera scelta e possibilità alle donne. Non deve essere abolita.
Massimo
L'abolizione o la revisione di tale legge sarebbe devastante per la laicità dello Stato. Ma se siamo qui a discutere di laicità lo dobbiamo al nostro "illustre" cittadino di Predappio che nel 1929 firmò quei Patti che per decenni (e oggi?!)hanno ostacolato il progesso dell'Italia nel campo della scienze.
La modifica o l'abrogazione di tale legge sarebbe una sconfitta per la società e non solo per le donne. Basta con questa Chiesa che continua a intromettersi nella vita politica dell'Italia
L'aborto è uno di quei temi in cui l'opinabilità regna sovrana. Non mi sento di dire cosa sia giusto e cosa non lo sia, però la cosa importante è la scelta. E bisogna averla perchè mettere al mondo un bambino per molte fattori è difficile. L'argomento per ovvie ragioni anatomiche e non solo avvolge il tema di una veste femminile, anche se non va dimenticato che l'uomo può svolgere la sua parte, anzi deve svolgerla, per aiutare la donna in tale occasione e non lasciarla sola. Questo sarebbe il vero salto all'indietro di 30 anni.
Un diritto per le donne, ma anche per gli uomini come sostiene giustamente Luca. La 194 deve rimanere così com'è, sennò sarebbe l'ennesimo segnale di un'arretratezza politica, istituzionale e soprattutto culturale. Non è possibile che in molti campi l'Italia sia così indietro causa "forze oscure" che le aleggiano sul capo. Non è una questione "dell'erba del vicino è sempre più verde", ma è un dato di fatto.
Si può discutere sulla legittimità dell'aborto, ma non su quella della legge che presuppone una scelta, che è fondamentale per ogni persona in ogni campo della vita. A maggior ragione questa tema non può essere privato della scelta che rende ogni uomo libero.
la 194 più che una legge è una vittoria dello stato laico,uno dei pochi momenti in cui l'italia si è dimenticata di essere uno stato soggetto a una forte influenza da parte della chiesa.
Non capisco il perchè debba essere di nuovo messa in discussione questa legge,non si può valutare eticamente una questione come l'aborto ed in più non riesco a trovare possibili migliorie.ruzzolo.
NON CAMBIATE QUESTA LEGGE !!!!
BRAVI RAGAZZI
La legge non va cambiata.
E' una conquista laica dell'Italia contro l'arroganza della Chiesa.
Dà alle donne la possibilità di scegliere, che in una società come questa è fondamentale.
La 194 rimanga dov'è!
La chiesa può dire tutto quello che vuole sull'aborto. Non può pretendere, però, di monopolizzare le coscenze e di imporre a chi non crede la propria morale. E non può, altresì, subornare i parlamentari per indurli a comportamenti contrari al principio di laicità dello Stato.La legge sull'aborto è stata una conquista di libertà e di civiltà.
L'assalto del Vaticano e dei nuovi teo-dem è diventato insopportable!
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