Per il profilo fotografico

giovedì 8 novembre 2007

Nucleare, Nucara: “Ritardo di venti anni”.

“Sul nucleare abbiamo un drammatico ritardo di 20 anni che ha gravato sui costi e lo sviluppo scientifico del Paese. Se fosse per questa classe politica potremmo attenderne altri cento. E’ davvero incredibile la miopia e l’ottusità che anima o ha animato alcuni ministri”. “Se avessimo tenuto conto dei quesiti referendari avremmo potuto comunque procedere, pur con cautela, alla realizzazione di centrali nucleari. Abbiamo invece distrutto un intero segmento scientifico e tecnologico che ha semplicemente impoverito l’Italia. Anche in politica estera rischiamo di essere ‘sudditi’ del petrolio e del gas”.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Il nucleare è solo l'ennesimo tema che denota l'arretratezza dell'Italia, un paese che dovrebbe fare i conti con il suo passato per guardare con ottimismo al futuro.

Anonimo ha detto...

Il prezzo del gas e del petrolio è un problema che grava sul bilancio dell'Italia e si dovrebbe o si sarebbe dovuto fare qualcosa per evitare tutto questo

Anonimo ha detto...

Ma perchè ogni cosa deve diventare uno scontro politico tra destra e sinistra sul quale darsi battaglia? Non sarebbe meglio abbassare l'ascia di guerra e fare qualcosa di veramente buono per il paese?

Anonimo ha detto...

La politica conservatrice dell'Italia sta avendo i suoi frutti...

Anonimo ha detto...

interessante considerazione.....
peccato che provenga da un uomo che fà parte di quelle istituzioni che hanno fatto queste scelte!!!!!
aggiungo tra l'altro che il referendum ha portato a regalare un giacimento di uranio sotto la maddalena all'america (ovviamente è stato andreotti a fare ciò!!)
peccato che la chiusura dell'impianto caorsi,posizionato su un isola del fiume Po,non sia stato seguito dallo stoccaggio del materiale radioattivo che è posizionato in tutta evidenza all'esterno ed è a rischio di piena del po......

Anonimo ha detto...

marlon, sono stati i verdaioli a spingere emotivamente gli Italiani a fare quel tipo di scelta, tramite il referendum ... le Istituzioni hanno dovuto prendere solo atto della volonta' popolare ...
Se i Repubblicani avessero avuto il boccino in mano ... avresti visto una partita diversa ...
Ma il boccino, in questo paese nordafricano, gli italiani hanno sempre preferito metterlo nelle mani della demagogia nazional-popolare cattocomunista ... e queste sono le conseguenze ...

Rocco Mela ha detto...

I Repubblicani sono sempre stati a favore del nucleare.

Purtroppo il referendum del 1987 ha condannato l'Italia alla più totale dipendenza energetica nei confronti dei Paesi Esteri.

Anonimo ha detto...

C'era una volta negli anni '50, compagnie elettriche private (Edison,...) che avevano avviato un programma di produzione di energia elettrica per via nucleare, con centrali costruite congiuntamente a compagnie inglesi ed americane leaders, ed in collaborazione con il nostro COmitato Nazionale per l'Energia Nulcelare. Tutto ciò portò l'Italia ad avere ben tre centrali nucleari... negli anni '50.. C'era una volta
Laura

Anonimo ha detto...

Triste dover considerare ancora una volta come l'Italia sia solamente culla di grandi pensatori.... E' una nazione dei grandi propositi e dei pochi fatti. Enrico Fermi, Italiano, scopritore dell'energia atomica si trasferì a Chicago e in Italia... sappiamo solamente parlarne.
Alice

Anonimo ha detto...

Purtroppo credo che per realizzare un progetto Nucleare nel nostro Paese si debba fare molto più che semplicemente discuterne. Non credo che l’Italia sia un paese in grado di competere in scienza e tecnologia sul piano internazionale, oggigiorno, perchè la nostra politica è estremamente lenta e ’interessata'..
Brian

Anonimo ha detto...

Ma perchè, dott.nucara, si lamenta di ciò che è stato? Non sarebbe più utile proporre qualcosa, o informare dello stato attuale della tecnologia nucleare? o denunciare quali poteri economici e politici sarebbero lesi dall'energia atomica (magari sull'asse Roma-Tripoli)?

Anonimo ha detto...

Il problema è che la situazione attuale non consente di avere risvolti positivi da un punto di vista ambientale perchè a tutt'oggi la ricerca, i cui fondi sono stati più volte tagliati, non ha ancora risolto il problema delle scorie.Se i fondi per la ricerca fossero stati utilizzati per produrre energia con la fusione fredda forse si sarebbe potuto riaprire il discorso "nucleare".