Eutanasia, Nucara: Sentenza della Cassazione scelta di civiltà.
“La sentenza della Cassazione sul caso della giovane Eluana è una scelta di civiltà compiuta da un paese civile che comprende le ragioni del dolore umano e che non le vuole protrarre oltre una debita ragione”.
19 commenti:
Anonimo
ha detto...
Ognuno ha diritto di vivere, ma anche diritto di morire se non riesce a esplicare la sue funzioni di essere umano. Non c'è cosa peggiore che vedere un proprio caro soffrire, perchè a volte si crea un tutt'uno con le persone che si amano e anche se inconcepibile si spera nella sua morte. E' difficile da spiegare, parole e gesti non danno il giusto merito, se si arriva però a tale augurio significa aver superato quella soglia dell'egoismo che ci porta a volere sempre accanto chi amiamo...
L'Osservatore Romano parla di "relativismo dei valori". Il problema è che in Italia ci sono due stati; oltre a quello istituzionale, c'è la Chiesa, il cui "modo di vedere" le cose entra nella politica in maniera sempre più imponente. Fabrizio
La Cassazione si è calata perfettamente nei nostri tempi con tale decisione, la risposta clericale dimostra la zavorra che l'Italia è costretta a sobbarcarsi a causa dei Patti lateranensi.
E' importante che in Italia si inizi a comprendere il valore dell'eutanasia,laddove essa sia necessaria a non far soffrire, oltre alle vittime, i parenti,che non possono riiniziare a vivere finché il proprio caro è attaccato ad una macchina in stato vegetativo!
Ogni parola a riguardo risulta pesante come un masso in caduta libera. Posso solo dire che non decidiamo quando nascere, non decidiamo le persone che ci saranno accanto, il periodo storico che dovremo affrontare. Ciò che possiamo decidere è come affrontare tutto quello che ci troveremo difronte e una di queste cose dovrebbe anche essere il modo in cui lasciare questo mondo. Ma quando la vita beffarda ancora una volta decide per noi, deve diventare diritto umano, poter decidere di andarsene senza soffrire ulteriormente. Laura
Quando ero piccolo immaginavo il 2007 come un anno in cui ci sarebbero state navicelle spaziali con cui spostarsi, in cui il teletrasporto sarebbe stato all'ordine del giorno e la richerca scientifica avanzatissima. Siamo ancora dove eravamo decenni fa, senza cure efficaci per i nostri malati, senza aver modo di poter alleviare il loro dolore. Non ci sono fondi per la ricerca e a chi vediamo soffrire giorno dopo giorno, non possiamo vietare di decidere della propria vita. Stefano
SI parla di nichilismo e relativismo, additati dalla Chiesa come nuovi nemici che fanno dell'embrione oggetto di sperimentazione mediche e si apprestano a farlo anche con le pratiche eutanasiche. Si parla di sacralità della vita, nel suo inizio e nella sua fine. Siamo in Italia, e la voce della Chiesa ha una cassa di risonanza non indifferente. Ma non è di cattolici che si parla, ma di vite umane. Ognuno dovrebbe poter decidere. Alice
La scelta è il punto fondamentale attorno alla quale ruotano tutte le libertà civili. L'eutanasia è una pratica che, regolamentata, da la possibilità di scegliere, NON condanna automaticamente a morte chi è in fin di vita. Ale/allblacks
Sono perfettamente d'accordo con lei, dottor Nucara, anch'io ritengo che la vita sia un valore sacro da difendere ad ogni costo e se uno sta proprio male....pazienza! bisogna avere fede e consolarsi con l'idea che Dio ci ama e ci ricompenserà nella vita futura (che è la vera vita, tra l'altro). La ringrazio per i suoi intenti ed EVVIVA L'EDERA! Repubblicano Convinto
MA BASTA CON QUESTA STORIA E GIA VISTA,RIVISTA,SENTITA RISENTITA,COTTA E RICOTTA. C'hanno fatto pure un referendum che come avete potuto notare è assolutamente inutile.
Si può dire ciò che si vuole ma lla fine vine un di pietruzzo qualunque e fa quello che c. gli pare
La filosofia che ognuno decide di avere nella vita è data da ciò che ha vissuto. La mia esperienza non mi permette di dire "e se uno sta proprio male, pazienza"... L'eutanasia è diritto alla vita, non alla morte, diritto di vivere senza sentire di stare morendo tutti i giorni. Elizabeth
L'eutanasia è un argomento spinoso che necessita, nel nostro paese più che mai, di una seria e limpida regolarizzazione soprattutto da un punto di vista giuridico. Sarebbe segno di grande civiltà e affermazione della lacità dello Stato in cui viviamo.
l'eutanasia è un argomento che secondo me non merita una grande eleborazione o disquisizione sul fatto che possa essere giusto o meno applicarla.sappiamo tutti che se a oggi non siamo liberi di scegliere tra la vita e la morte è solo una questione religiosa e non legata all'etica.credo che in uno stato laico si dovrebbe permettere a un libero individuo di decidere cosa faare della propria esistenza.scusate le frasi sgrammaticate ma l'ora tarda mi giustifica.ruzzolo
Noi Viviamo in uno stato sovrano che è fin troppo influenzato dalla chiesa. Ma queste influenze devono rimanere fuori da isole felici come questo blog.
La cassazione ha dimostrato di essere in grado di sapere distinguere le situazioni caso per caso.
I miei più senti complimenti all'On. Lucara per questo Blog veramente ben fatto, ben gestito, gli argomenti sono sempre pungenti ed attuali.
complimenti onorevole per la posizione di apertura dimostrata in una materia difficile,e mi auguro che la sua linea di pensiero permanga al cambio di governo. chiara ti.....
ciò che dice la chiesa non ha senso e il caso welby lo dimostra:x la chiesa è naturale il mantenimento in vita di un organismo totalmente sostenuto da macchine,è innaturale spegnere le macchine e far si che l'organismo ceda.se così fosse l'uomo avrebbe peccato x secoli e secoli chiara c. sei la mia mentecatta preferita marlon
caro costa, a prescindere da chi propende x 1 stato + laico, è difficile chiedere al circondario delle libertà una laicità che cozza contro l'interesse primario di fare da zerbino a poteri forti. basta vedere nella precedente legislazione le leggi sull'aborto. quanto alla sinistra il fatto che non siano riusciti a portare a termine il percorso x l'approvazione della legge sui DICO vale molto di + che non innocue dichiarazioni.
CHI SONO: Segretario Nazionale del Partito Repubblicano Italiano. Direttore responsabile della Voce Repubblicana. Appartenente al Gruppo Misto della Camera e alla VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) dal 6 giugno 2006.
19 commenti:
Ognuno ha diritto di vivere, ma anche diritto di morire se non riesce a esplicare la sue funzioni di essere umano. Non c'è cosa peggiore che vedere un proprio caro soffrire, perchè a volte si crea un tutt'uno con le persone che si amano e anche se inconcepibile si spera nella sua morte. E' difficile da spiegare, parole e gesti non danno il giusto merito, se si arriva però a tale augurio significa aver superato quella soglia dell'egoismo che ci porta a volere sempre accanto chi amiamo...
L'Osservatore Romano parla di "relativismo dei valori". Il problema è che in Italia ci sono due stati; oltre a quello istituzionale, c'è la Chiesa, il cui "modo di vedere" le cose entra nella politica in maniera sempre più imponente.
Fabrizio
La Cassazione si è calata perfettamente nei nostri tempi con tale decisione, la risposta clericale dimostra la zavorra che l'Italia è costretta a sobbarcarsi a causa dei Patti lateranensi.
E' importante che in Italia si inizi a comprendere il valore dell'eutanasia,laddove essa sia necessaria a non far soffrire, oltre alle vittime, i parenti,che non possono riiniziare a vivere finché il proprio caro è attaccato ad una macchina in stato vegetativo!
Ogni parola a riguardo risulta pesante come un masso in caduta libera. Posso solo dire che non decidiamo quando nascere, non decidiamo le persone che ci saranno accanto, il periodo storico che dovremo affrontare. Ciò che possiamo decidere è come affrontare tutto quello che ci troveremo difronte e una di queste cose dovrebbe anche essere il modo in cui lasciare questo mondo. Ma quando la vita beffarda ancora una volta decide per noi, deve diventare diritto umano, poter decidere di andarsene senza soffrire ulteriormente.
Laura
Quando ero piccolo immaginavo il 2007 come un anno in cui ci sarebbero state navicelle spaziali con cui spostarsi, in cui il teletrasporto sarebbe stato all'ordine del giorno e la richerca scientifica avanzatissima. Siamo ancora dove eravamo decenni fa, senza cure efficaci per i nostri malati, senza aver modo di poter alleviare il loro dolore. Non ci sono fondi per la ricerca e a chi vediamo soffrire giorno dopo giorno, non possiamo vietare di decidere della propria vita.
Stefano
SI parla di nichilismo e relativismo, additati dalla Chiesa come nuovi nemici che fanno dell'embrione oggetto di sperimentazione mediche e si apprestano a farlo anche con le pratiche eutanasiche. Si parla di sacralità della vita, nel suo inizio e nella sua fine. Siamo in Italia, e la voce della Chiesa ha una cassa di risonanza non indifferente. Ma non è di cattolici che si parla, ma di vite umane. Ognuno dovrebbe poter decidere.
Alice
Mi auguro che la sentenza della Cassazione si un primo passo di sdoganamento da alcune "sfere" che comandano in Italia.
Alessandro
La scelta è il punto fondamentale attorno alla quale ruotano tutte le libertà civili. L'eutanasia è una pratica che, regolamentata, da la possibilità di scegliere, NON condanna automaticamente a morte chi è in fin di vita.
Ale/allblacks
Sono perfettamente d'accordo con lei, dottor Nucara, anch'io ritengo che la vita sia un valore sacro da difendere ad ogni costo e se uno sta proprio male....pazienza! bisogna avere fede e consolarsi con l'idea che Dio ci ama e ci ricompenserà nella vita futura (che è la vera vita, tra l'altro). La ringrazio per i suoi intenti ed EVVIVA L'EDERA!
Repubblicano Convinto
MA BASTA CON QUESTA STORIA E GIA VISTA,RIVISTA,SENTITA RISENTITA,COTTA E RICOTTA. C'hanno fatto pure un referendum che come avete potuto notare è assolutamente inutile.
Si può dire ciò che si vuole ma lla fine vine un di pietruzzo qualunque e fa quello che c. gli pare
La filosofia che ognuno decide di avere nella vita è data da ciò che ha vissuto. La mia esperienza non mi permette di dire "e se uno sta proprio male, pazienza"... L'eutanasia è diritto alla vita, non alla morte, diritto di vivere senza sentire di stare morendo tutti i giorni.
Elizabeth
L'eutanasia è un argomento spinoso che necessita, nel nostro paese più che mai, di una seria e limpida regolarizzazione soprattutto da un punto di vista giuridico. Sarebbe segno di grande civiltà e affermazione della lacità dello Stato in cui viviamo.
l'eutanasia è un argomento che secondo me non merita una grande eleborazione o disquisizione sul fatto che possa essere giusto o meno applicarla.sappiamo tutti che se a oggi non siamo liberi di scegliere tra la vita e la morte è solo una questione religiosa e non legata all'etica.credo che in uno stato laico si dovrebbe permettere a un libero individuo di decidere cosa faare della propria esistenza.scusate le frasi sgrammaticate ma l'ora tarda mi giustifica.ruzzolo
Ma di che cosa parlate?
La chiesa si deve stare zitta!!!
Noi Viviamo in uno stato sovrano che è fin troppo influenzato dalla chiesa. Ma queste influenze devono rimanere fuori da isole felici come questo blog.
La cassazione ha dimostrato di essere in grado di sapere distinguere le situazioni caso per caso.
I miei più senti complimenti all'On. Lucara per questo Blog veramente ben fatto, ben gestito, gli argomenti sono sempre pungenti ed attuali.
complimenti onorevole per la posizione di apertura dimostrata in una materia difficile,e mi auguro che la sua linea di pensiero permanga al cambio di governo.
chiara ti.....
ciò che dice la chiesa non ha senso e il caso welby lo dimostra:x la chiesa è naturale il mantenimento in vita di un organismo totalmente sostenuto da macchine,è innaturale spegnere le macchine e far si che l'organismo ceda.se così fosse l'uomo avrebbe peccato x secoli e secoli
chiara c. sei la mia mentecatta preferita
marlon
E' incredibile che le Posizioni piu' severe contro le intrusioni del Vaticano arrivino sempre da esponenti del Centro Sinistra
Perche' nessuno nel CdL fa sentire la propria voce?
Ci vuole un Centro Destra piu' laico, leviamo questa prerogativa alla Sinistra!
caro costa,
a prescindere da chi propende x 1 stato + laico, è difficile chiedere al circondario delle libertà una laicità che cozza contro l'interesse primario di fare da zerbino a poteri forti.
basta vedere nella precedente legislazione le leggi sull'aborto.
quanto alla sinistra il fatto che non siano riusciti a portare a termine il percorso x l'approvazione della legge sui DICO vale molto di + che non innocue dichiarazioni.
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